Il brodo è un preparato alimentare in forma liquida, ottenuto dalla cottura di carni, verdure o pesce, con l'eventuale aggiunta di spezie, sale e aromi. Il brodo è utilizzato per preparare diversi piatti come, ad esempio, minestre, salse o risotti. Brodo vegetale. Il brodo di verdura è più facilmente digeribile del brodo di carne, ed è infatti utilizzato come primo alimento nello svezzamento dei neonati. Si ottiene dalla cottura di diverse verdure: sedano, carota, cipolla, zucchina e talvolta patata cotte in acqua calda.

Pianta erbacea di cui si utilizza come ortaggio la sua radice grossa, carnosa, zuccherina, molto nutriente e vitaminica. La carota era già conosciuta dai greci e dai romani che la apprezzavano per le sue proprietà medicinali. Solo durante il Rinascimento si iniziò a coltivare la carota, in Europa, a scopo alimentare e ad ottenerne varietà sempre più saporite. La varietà oggi coltivata sembrerebbe originaria dell’Afghanistan. Proprietà e benefici: stimola la diuresi, ha un’azione tonica e fornisce una particolare protezione alla pelle e alle mucose. Contiene potassio, vitamina C, elevate quantità di betacarotene (precursore della vitamina A) che è un efficace antiossidante ed esplica una buona protezione nei confronti dei danni causati dai raggi solari. Il betacarotene ha il grande vantaggio di non venire disperso con la cottura.

Bulbi di forma rotonda e colore variabile a seconda della varietà. La cipolla è originaria dell’Asia occidentale ed è uno degli ortaggi più antichi fra quelli consumati dall’uomo. Anticamente veniva usata non solo a scopo alimentare ma anche come medicamento, infatti i greci e i romani la usavano per curare tosse, raffreddore, mal di gola oltre che per la preparazione di numerosi piatti. Gli egizi ne riproducevano l’immagine nelle tombe dei faraoni, se ne servivano durante i riti sacrificali e la impiegavano per l’imbalsamazione. Proprietà e benefici: cruda ha proprietà diuretiche, disinfetta l’intestino, abbassa la pressione sanguigna; cotta è un regolatore intestinale. Con i suoi sali sodici e potassici, costituisce una barriera contro le infezioni. Combatte i vermi intestinali.

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Il pomodoro (Solanum lycopersicum,), è una pianta annuale i cui frutti - bacche plurisperme dal caratteristico colore rosso - sono alla base di molti piatti della cucina italiana.Il pomodoro è nativo della zona dell'America centrale, del Sudamerica e della parte meridionale dell'America Settentrionale, zona compresa oggi tra i paesi del Messico e Perù. Gli Aztechi lo chiamarono xitomatl, il termine tomatl indicava vari frutti simili fra loro, in genere sugosi. La salsa di pomodoro divenne parte integrante della cucina azteca. Alcuni affermarono che il pomodoro aveva proprietà afrodisiache, sarebbe questo il motivo per cui i francesi anticamente lo definivano pomme d'amour, "pomo d'amore". Questa radice è presente anche in Italia: in certi paesi dell'interno della Sicilia, è indicato anche con il nome di pùma-d'amùri (pomo dell'amore). Si dice che dopo la sua introduzione in Europa Sir Walter Raleigh avrebbe donato questa piantina carica dei suoi frutti alla regina Elisabetta, battezzandola con il nome di apples of love (pomo d'amore).La data del suo arrivo in Europa è il 1540 quando lo spagnolo Hernán Cortés rientrò in patria e ne portò gli esemplari; ma la sua coltivazione e diffusione attese fino alla seconda metà del XVII secolo. Arriva in Italia nel 1596 ma solo più tardi, trovando condizioni climatiche favorevoli nel sud del paese, si ha il viraggio del suo colore dall'originario e caratteristico colore oro.

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Pianta erbacea di cui si utilizzano come ortaggio le coste carnose, cioè i piccioli delle foglie composte. Le foglie vere e proprie, di spiccato sapore aromatico, invece, vengono usate quasi esclusivamente per insaporire i cibi.Le foglie del sedano possono servire, assieme a quelle di altre piante aromatiche (prezzemolo, erba cipollina, basilico), per preparare salse verdi ottime per condire il riso lessato, la pastasciutta, il pesce, le patate. Proprietà e benefici: pianta erbacea di cui si utilizzano come ortaggio le coste carnose, cioè i piccioli delle foglie composte. Le foglie vere e proprie, di spiccato sapore aromatico, invece, vengono usate quasi esclusivamente per insaporire i cibi.Le foglie del sedano possono servire, assieme a quelle di altre piante aromatiche (prezzemolo, erba cipollina, basilico), per preparare salse verdi ottime per condire il riso lessato, la pastasciutta, il pesce, le patate.